Tutti diamo per scontato che per effettuare investimenti immobiliari sia necessario disporre di consistenti somme di denaro. Questo è dovuto non solo al prezzo stesso dell’immobile, ma anche a tutti quei costi relativi alla percentuale da corrispondere all’agente immobiliare, all’onorario del notaio, alle imposte catastali e di registro e ad un’eventuale ristrutturazione. In alcuni casi è possibile chiedere un mutuo alla banca, ma non sempre questo viene accordato. Sapevi però che è possibile iniziare ad investire in immobili con pochi soldi? Scopriamo insieme come fare, le strategie vincenti e, soprattutto, se ha ancora senso al giorno d’oggi investire nel mercato immobiliare.
Investimenti immobiliari: come iniziare?
Il mercato immobiliare è vasto e pieno di insidie. Al tempo stesso offre moltissime opportunità per effettuare investimenti redditizi. Indubbiamente la parte più difficile per la maggior parte delle persone è riuscire a capirne il funzionamento ed iniziare ad investire in maniera ponderata. Come iniziare ad investire in immobili con pochi soldi?
Innanzitutto è importante comprendere che un investimento immobiliare prevede la gestione e la compravendita di immobili. Essi si possono suddividere in due categorie:
- Immobili residenziali, ossia case, condomini e case vacanza
- Immobili commerciali, quindi uffici, negozi, magazzini, capannoni e centri commerciali
Generalmente i primi investimenti immobiliari vengono effettuati relativamente ad immobili residenziali, in quanto richiedono generalmente minore esperienza nel campo. Gli immobili commerciali richiedono invece maggiori competenze e, soprattutto, disponibilità economiche più elevate. Tuttavia è possibile iniziare ad investire attraverso l’acquisto di azioni di un fondo di investimento immobiliare.
Investimenti immobiliari senza soldi: le soluzioni alternative
Come abbiamo visto, per iniziare ad effettuare investimenti immobiliari è necessario disporre di somme di denaro importanti. È possibile ovviare a questo problema tramite l’accensione di un mutuo, formule di affitto con riscatto oppure leasing immobiliari. Tuttavia, affinchè un investimento possa essere considerato realmente tale, è necessario che si abbia un rendimento. Questo può avvenire o attraverso una plusvalenza, quindi nel caso in cui il prezzo di vendita sia visibilmente superiore rispetto alla cifra a cui si è acquistato, compreso di spese fiscali, manutenzioni e ristrutturazioni. In alternativa si può intendere come investimento anche il rendimento periodico ottenuto tramite l’affitto dell’immobile. C’è da dire però che è piuttosto improbabile pensare di poter ottenere un guadagno simile e, al tempo stesso, sperare di investire in immobili con pochi soldi.
Come iniziare quindi se si è senza soldi? Esistono diverse soluzioni che permettono di effettuare investimenti senza disporre di ingenti somme di denaro e, al tempo stesso, non doversi preoccupare di manutenzione, gestione e tassazione sull’immobile. Fantascienza? Non proprio. Esistono infatti dei fondi di investimento che permettono di acquistare quote di partecipazione. Scopriamo tutte le diverse soluzioni.
Crowdfunding immobiliare
Uno dei metodi principali per investire in immobili con pochi soldi è proprio il crowdfunding immobiliare. Il crowdfunding fa uso di piattaforme come Crowdestate per far incontrare la domanda e l’offerta. Come funziona? Dopo aver effettuato l’accesso alla piattaforma, sarà possibile visualizzare le opportunità di investimento disponibili. Potrai quindi esaminare tutte le caratteristiche del progetto proposto. Ogni progetto presenta un range di investimento minimo e massimo entra il quale puoi investire per una singola quota. Per valutare i rendimenti, si può fare riferimento al ROI, ossia al ritorno atteso o stimato. In generale i progetti hanno una durata relativamente breve, compresa tra i 12 e i 36 mesi. Una volta effettuato l’investimento, si riceverà ogni mese un pagamento legato ai tassi di interesse. Una volta realizzato il progetto si riceverà il capitale corrisposto. Il grosso vantaggio legato alle piattaforme di Crowdfunding risiede nel fatto che, il progetto non raggiunge l’obiettivo, viene restituita la somma investita per intero, senza guadagnare o perdere nulla.
Il Lending
Se il crowdfunding permette di investire nel real estate come “soci” del progetto, il vantaggio del lending nel mercato immobiliare è che permette di diversificare gli investimenti, prendendo parte a più progetti. Anche in questo caso è previsto l’accesso tramite piattaforme specializzate. Si tratta tuttavia di una forma di investimento più rischiosa e che va ponderata attentamente, studiando approfonditamente le caratteristiche dei progetti che catturano la nostra attenzione. Oltre ai rendimenti stimati, bisogna infatti tenere conto del fatto che più i tassi sono elevati maggiore è il rischio.
Esattamente come nel crowdfunding, generalmente non sono previste commissioni, in quanto responsabilità della società che si occupa del progetto. La quota minima di partecipazione è a discrezione della piattaforma ed è solitamente possibile iniziare ad investire già con poche decine di euro. È importante sottolineare che la formula del lending prevede tempi di rimborso del prestito abbastanza lunghi. È tuttavia possibile scambiare o vendere le proprie quote, sempre che si riesca a trovare una controparte interessata all’acquisizione.
Real Estate con fondi chiusi
Il real estate con fondi chiusi è forse il più classico degli investimenti immobiliari e, fino a pochi anni fa, rappresentava l’unica possibilità per investire in immobili con pochi soldi. Si tratta di un sistema abbastanza rigido, con regolamenti severi relativamente ai requisiti per accedervi e che immobilizzano i capitali investiti molto a lungo. Una formula che consente di aggirare queste restrizioni potrebbe essere quella dei fondi misti, ossia di fondi in cui solo una parte del capitale è investito nell’immobiliare. In alternativa esistono gli ETF su società quotate a cui è affidata la gestione di fondi Real Estate. A fronte di una maggiore flessibilità, tuttavia, queste soluzioni prevedono una percentuale di costi e commissioni da sostenere.
Investire in immobili con pochi soldi: le strategie vincenti
Abbiamo dunque visto che, anche con pochi soldi, è possibile investire in immobili. Tuttavia è importante capire esattamente come funzionano questi metodi per evitare errori. Come investire in immobili senza essere esperti del settore? Scopriamo tutte le strategie vincenti da mettere in atto per ottenere risultati garantiti.
Dove investire in immobili: soluzioni e rischi
Come visto precedentemente, esistono diversi metodi per iniziare ad investire in immobili con pochi soldi. Tra i metodi principali e più utilizzati troviamo il crowdfunding, i fondi comuni di investimento nel real estate, gli ETF immobiliari e l’acquisto di azioni in borsa di società operanti nel settore immobiliare. Tutte soluzioni che offrono interessanti opportunità, ma anche alcuni rischi.
Il fondo comune d’investimento è probabilmente una delle scelte meno indicate. Sebbene venga solitamente presentato come uno strumento a gestione attiva, ossia che dovrebbe restituire cifre superiori rispetto al benchmark di riferimento, a conti fatti risulta essere costoso e spesso deludente.
L’ETF si può definire come uno strumento di replica passiva che espone all’andamento del settore sul mercato immobiliare. Il vantaggio è che permette di investire a costi davvero contenuti e offre un’interessante diversificazione. Il fatto però che sia inevitabilmente legato all’andamento del settore immobiliare e dell’economia in generale, rende questo tipo di investimento talvolta instabile.
L’acquisto di di azioni di una società quotata in borsa espone invece il nostro capitale investito a tutti quei rischi legati all’andamento dell’azienda in questione.
Morale della favola? Per investire nel settore immobiliare minimizzando i rischi la parola d’ordine è: diversificazione! In questo viene in nostro aiuto il crowdfunding immobiliare, con tutti i relativi vantaggi elencati nei paragrafi precedenti.
Come evitare fregature
Sappiamo bene che il settore degli investimenti espone inevitabilmente a dei rischi. Più alte sono le opportunità di guadagno, maggiori sono i rischi. Esistono tuttavia delle azioni che possiamo compiere per cercare di evitare fregature, soprattutto nel caso in cui si sia interessati al crowdfunding immobiliare. Come prima cosa è importante comprendere il concetto di diversificazione e l’importanza di investire in più progetti, di modo che il rendimento non sia inesorabilmente legato alle sorti di un’unica azienda. In secondo luogo bisogna prestare attenzione alla presentazione del progetto. In particolare consigliamo di approfondire la conoscenza sia del costruttore finale che della società di funding che funge da intermediario. È infatti importante affidarsi a piattaforme sicure e riconosciute nel loro settore.
Quanto rende investire in un immobile?
Sono molte le persone attratte dagli investimenti immobiliari. L’idea di acquistare una casa o uno spazio commerciale per farlo fruttare mettendolo in affitto, oppure rivendendolo, è il sogno di molti. Si tratta di un tipo di attività che si può svolgere sia come privato cittadino, che costituendo una società e rendendolo un vero e proprio mestiere. La domanda che molti si pongono, soprattutto in questo momento, è: quanto rende realmente un immobile? Purtroppo non esiste una risposta univoca a questa domanda, in quando il guadagno potenziale dipende da molti fattori diversi tra loro. Analizziamo nel dettaglio le diverse situazioni per meglio comprendere come funziona il mercato del mattone.
Affitto e Casa vacanza
L’investimento immobiliare a scopo di reddito è probabilmente una delle più conosciute e praticate forme di investimento in questo settore. Sebbene acquistare una casa richieda generalmente una disponibilità economica iniziale piuttosto elevata, in molti casi è possibile svolgere questa operazione anche nel caso in cui si disponga di pochi soldi. Come? Acquistando una casa o un appartamento di piccole dimensioni da affittare a breve termine come casa vacanza. Sebbene si tratti di una soluzione più impegnativo di un affitto a lungo termine, è una soluzione che può garantire un flusso di guadagno piuttosto stabile, soprattutto in zone in cui il turismo si protrae tutto l’anno. Tuttavia, per fare delle previsioni di guadagno in maniera accurata, oltre a detrarre le imposte dovute dalla cifra totale che si pensa di poter guadagnare in un anno, bisogna conteggiare anche imprevisti e manutenzioni straordinarie.
Sono molti gli investitori che hanno iniziato proprio cosí, affittando una casa su AirBnb o altri siti di affitto di case vacanza con un rapporto tra rischio e rendimento davvero buono. La parte più interessante di questa forma di investimento, è che non è necessario acquistare un intero immobile per ottenere un guadagno. Si può anche cominciare mettendo in affitto una stanza della propria casa, una taverna oppure un prefabbricato (molto di moda di questi tempi) posizionato nella propria proprietà. Esistono quindi tantissime soluzioni alternative che permettono di rientrare nell’investimento in tempi molto più rapidi rispetto all’acquisto di un’intera proprietà.
Acquistare una casa da ristrutturare per profitto
Una soluzione molto in voga in passato, ma che al giorno d’oggi potrebbe non essere così redditizia, è l’acquisto di un immobile da ristrutturare per poi rivenderla e ottenere un profitto. Dagli investitori esperti questa pratica viene definita “flipping” e, se eseguita nel modo giusto, può portare a grandi guadagni in tempi tutto sommato brevi. È però importante sottolineare che si tratta di una metodologia di investimento per nulla semplice e che porta con sé grandi rischi. Come funziona? Il gioco sta nel riuscire ad acquistare un immobile residenziale sottovalutato, ristrutturarlo e rivenderlo ad un prezzo molto più alto nel minor tempo possibile.
A questo punto una persona potrebbe pensare che basti acquistare un rudere o una proprietà decadente e approfittare dei bonus attivi in questo periodo per mettere in atto quest’opera di speculazione edilizia. In realtà non funziona esattamente così, quanto i lavori da effettuare sarebbero troppo estesi e andrebbero a bloccare i fondi per troppo tempo. Affinché l’operazione abbia successo, bisogna puntare a case già in buono stato, che necessitano semplicemente di una ristrutturazione superficiale. Il grosso rischio che comporta questa pratica è dovuto principalmente all’imprevedibilità del mercato immobiliare, ma dipende fortemente anche dalla capacità dell’investitore di fare stime attendibili sul prezzo a cui potrà essere venduto l’immobile e sui tempi necessari per la ristrutturazione, oltre che conoscere le imprese e i professionisti giusti a cui affidarsi affinché il lavoro venga svolto nei tempi e nei prezzi previsti.
Il gruppo di investimento immobiliare
Un ottimo modo per iniziare ad investire negli immobili se si hanno pochi soldi sono i gruppi di investimento immobiliare. Si tratta di gruppi in cui investitori che condividono le stesse ambizioni uniscono le forze ricercando un guadagno. Come accedere a questi gruppi? Se non si hanno conoscenze dirette e fidate, allora il modo migliore è iscriversi ad una piattaforma di crowdfunding come Crowdestate.
REITS – Real Estate Investment Trusts
Il REIT (real estate investment trusts) presenta molti punti in comune con le classiche azioni, ma al tempo stesso le differenze sono notevoli. In maniera similare al crowdfunding, non richiedere grosse somme di denaro per iniziare ad investire, in quanto prevede l’investimento in un trust o una società che acquista un immobile. Man mano che questo immobile si apprezza e produce utili, si ottiene una parte dei dividendi. I vantaggi risiedono nel fatto che le possibilità di guadagno possono essere davvero interessanti e, oltretutto, si tratta di un investimento liquido, le cui azioni possono essere vendute in qualsiasi momento senza troppi problemi.
Conviene ancora investire in immobili?
Un pò per cultura, un pò per la grande disponibilità di immobili, il mercato immobiliare in Italia segue delle logiche che non sempre si allineano a quelle del mercato di altri paesi. Si è infatti stimato che nel paese ci sarebbero ben 1,2 case per ogni cittadino e che il 73% della popolazione italiana possiede almeno una casa di proprietà. Dati decisamente più alti rispetto al resto del mondo. Gli italiani da sempre hanno guardato al mercato immobiliare come ad un’opportunità di guadagno e di stabilità, rendendo quindi l’acquisto della prima, e in alcuni casi anche della seconda casa una priorità. Se in passato il mattone rappresentava un importante investimento, oggi potrebbe non rappresentare l’unica soluzione per investire il proprio denaro e, in alcuni casi, potrebbe non essere nemmeno la migliore. HA dunque ancora senso investire in immobili al giorno d’oggi? In Italia si tende ad attribuire all’immobile un concetto di privilegio e ricchezza, tuttavia, fatta eccezione per la prima casa, gli immobili andrebbero considerati un asset al pari di tutti gli altri. Scopriamo insieme perché analizzando tutti i costi legati all’immobile.
Valutazione del valore reale di una casa
Quando si decide di investire in un immobile, oppure metterlo a rendita, è importante imparare a valutarne il valore reale, senza farsi condizionare da quello che potrebbe essere il valore affettivo o le speranze per il futuro. Negli ultimi 25 anni il valore degli immobili è sceso mediamente del 15%, contando però che nelle grandi città e nelle località turistiche si è assistito ad una minore svalutazione rispetto alle zone di periferia. Questi dati potrebbero portare a pensare che investire in immobili oggi non sia una buona soluzione. In realtà non è una conclusione del tutto corretta. Indubbiamente è molto più difficile trarre profitto dalla compravendita immobiliare rispetto al passato. Tuttavia è importante sottolineare la presenza di nuove piattaforme di investimento, come per esempio, il crowdfunding immobiliare su Crowdestate, che permettono di accedere a nuove ed interessanti forme di investimento.
Le tasse legate all’immobile e l’affitto
Sebbene l’IMU sulla prima casa sia stato per la maggior parte abolito, non bisogna dimenticare tutte le tasse legate alle seconde case e agli immobili inutilizzati, che si vanno a sommare alle tasse locali. Inoltre, nel caso in cui stessi valutando la possibilità di affittare una tua proprietà, è importante che tu faccia attenzione all’elevato tasso di morosità degli inquilini, diretta conseguenza della crisi economica attuale.
Liquidità e diversificazione
Per definizione, la casa è un investimento poco liquido. Cosa significa? La definizione di liquidità è direttamente legata alla facilità con cui si può vendere un investimento. Attualmente il mercato immobiliare in Italia è piuttosto lento, per cui per vendere una immobile potrebbe volerci molto tempo. La lentezza intrinseca delle compravendite immobiliari mostra perfettamente la motivazione che ha spinto molti investitori a ricercare forme di investimento più fluide e diversificate, affidandosi a piattaforme di crowdfunding immobiliare e REITS.