Gli effetti del COVID-19 sul mercato Italiano, Estone, Lettone e Rumeno

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Abbiamo redatto questo articolo per dare ai nostri investitori una panoramica più chiara riguardo all’effetto dell’emergenza COVID-19 sulle opportunità di investimento in Italia, Estonia, Lettonia e Romania.

MERCATO ITALIANO

A seguito dell’emergenza sanitaria, il settore delle costruzioni è stato messo in pausa a partire dal 23 di Marzo. Sulla base delle ultime disposizioni del governo, è stata confermata la ripartenza del settore dal 4 Maggio 2020. 

Poichè lo stop è stato limitato nel tempo, abbiamo ragione di credere che ciò non avrà un impatto significativo sulle opportunità di investimento finanziate tramite Crowdestate, che hanno infatti obiettivi di lungo periodo (prevalentemente acquisti di prime case o per investimento in centro città). 

Questo è altresì confermato dall’alto tasso di prevendite fatte prima dell’emergenza, che garantisce il successo di buona parte degli investimenti a prescindere da un cambiamento dei prezzi di mercato. 

Detto ciò, lo stop del settore potrà causare ritardi nel completamento dei cantieri e nei rogiti di vendita e di conseguenza nel ripagamento dei prestiti agli investitori.

“Il nostro lavoro non si è mai fermato. Nelle ultime settimane ci siamo focalizzati su modalità alternative di mostrare gli immobili ai potenziali acquirenti (virtual tour, photo-rendering, ecc). Siamo felici di constatare che la domanda rimane alta e riceviamo comunque molti contatti a prescindere dal lockdown. – Società Sponsor “WeProperty”

Sulla base delle evidenze raccolte, siamo fiduciosi che il mercato ripartirà nelle prossime settimane e per questo motivo nei prossimi giorni riprenderemo la presentazione di nuove opportunità di investimento sul territorio italiano. 

MERCATO ESTONE

Ad oggi, il settore delle costruzioni non ha accusato stop e anche la filiera produttiva ha funzionato senza complicazioni. Gli sviluppatori immobiliari vedono la possibilità di un calo dei prezzi nei prossimi mesi, anche se al momento non si ha una concreta evidenza di ciò e i prezzi dei nuovi appartamenti rimangono sui livelli pre Covid.

In generale, le banche non hanno limitato il finanziamento di nuove costruzioni ma c’è sicuramente un calo nelle richieste di prestiti per iniziare nuovi progetti. Il finanziamento bancario a chi compra casa rimane stabile, anche grazie ai bassi tassi di interesse. Si sta ponendo maggiore attenzione alla valutazione del rischio per persone che lavorano in settore a maggior rischio di calo del fatturato nel lungo periodo.

I prezzi dei nuovi appartamenti mantengono i livelli pre-crisi. L’offerta di immobili nuovi e finiti a Tallinn resta basta. Allo stesso tempo, le società immobiliari denotato un brusco calo delle transazioni in questo periodo.

Il tasso di disoccupazione in Estonia a Marzo è del 6.3%, rispetto al 5.3% registrato a Dicembre 2019. Il governo ha approvato delle misure di sostentamento alle aziende e ai dipendenti consultabili qui https://www.kriis.ee/en/work-economy-and-business.

Per il 2020, Banca di Estonia prevede un calo del PIL dal 6% al 14% a seconda della durata della fase di emergenza.

E’ ancora presto per poter valutare l’impatto nel lungo periodo. Il mercato immobiliare probabilmente verrà impattato, così come altri settori. L’entità di questo impatto è tuttavia difficile da quantificare e molto dipenderà dalla durata dell’emergenza e dalla severità delle misure imposte per contenerla. 

MERCATO LETTONE

La Lettonia è uno dei paesi che ha subito il minor impatto da COVID-19. La popolazione del paese è di circa 1.9M di abitanti e il totale dei contagiati è inferiore a 800, con un tasso di mortalità di solo lo 0.3% (il secondo più basso in Europa). 

Il governo ha dichiarato l’emergenza in data 14.03.2020 e adottato misure simili a quelle degli altri paesi UE come distanziamento sociale, chiusura delle scuole e degli eventi pubblici, etc. Oltre a questo, i settori produttivi non si sono fermati, incluso il mercato delle costruzioni. Tutti i progetti già in essere con Crowdestate stanno procedendo senza un impatto significativo. 

Alcune società stanno riscontrando ritardi nella fornitura di alcuni materiali, soprattutto nel caso di forniture provenienti dall’estero. Non è però il caso dei nostri Sponsor che utilizzano prevalentemente manodopera locale. Non ci aspettiamo quindi ritardi sulle scadenze dei prestiti in essere. 

Quello che potrà subire un rallentamento sono i tempi di vendita degli immobili. Il distanziamento ha ovviamente rallentato le visite anche se il governo è attualmente allo studio di nuove misure per riprendere le attività in maniera normale. 

Attualmente non ci sono segnali che fanno presumere che i progetti di Crowdestate in Lettonia possano soffrire a seguito dall’emergenza e diversi esperti del settore hanno confermato il buono stato di salute del mercato. In molti settori i prezzi sono ancora di molto sotto ai livelli del 2008 ma il tasso di proprietari di casa sta aumentando e il livello di risparmio disponibile è ai massimi storici. 

MERCATO RUMENO

Il governo Rumeno ha imposto restrizioni a partire dalla seconda metà di Marzo. L’impatto sul business nel Q1 2020 è stato relativamente limitato. Anche se molte attività commerciali hanno sofferto il lockdown di Marzo, i cantieri hanno proseguito il loro lavoro ad un ritmo normale. 

Secondo fonti ufficiali, a Marzo ci sono state 48.379 compravendite, solo 1.192 meno di Febbraio e 3.813 in più rispetto a Marzo 2019. Sempre durante Q1 2020, a livello nazionale, l’incremento rispetto al 2019 è stato del +14%.

I prezzi per immobili residenziali aumentano del +1.8% su base annua e del +12.4% rispetto allo stesso periodo nel 2019. 

Questi numeri rappresentano probabilmente un effetto di “inerzia”, con sviluppatori che corrono per completare i progetti in essere e acquirenti che concludono le compravendite già avviate. 

Anche se molte attività sono state limitate dal lockdown, le costruzioni hanno proseguito normalmente. Ci si aspetta però possibili limitazioni all’attività a partire da Maggio 2020. 

Le banche non hanno stoppato l’erogazione di prestiti ma hanno rivisto i loro parametri di “scoring” sulla base del calo di fatturato di alcuni settori come l’alberghiero e la ristorazione. 

Come trend emergenti, si nota un aumento della domanda per case da occupare singolarmente oppure al di fuori della città. E’ cresciuta anche la domanda per immobili con uno spazio da dedicare a studio personale. 

Il FMI stima che il calo economico della Romania potrà essere intorno al 5%, con una ripresa nel 2021 intorno al 3.9%. L’inflazione calerà al 2.2% quest’anno, dal 3.8% del 2019 e scenderà al 1.5% nel 2021. La disoccupazione potrà arrivare al 10.1% con una crescita significativa rispetto al 3.9% del 2019. Queste stime sono basate sul fatto che ci si aspetta un calo quest’anno seguito da una forte ripresa nel 2021.

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